A nove anni dal suo inizio, la protratta crisi in Siria ha creato una complessa emergenza umanitaria nella regione araba, con due terzi della popolazione che risultano sfollati e un aggravarsi delle pressioni socio-economiche dovute alle ripercussioni della crisi nei paesi vicini. La Cooperazione Italiana fornisce assistenza e protezione alla popolazione in Siria, nonché ai rifugiati e alle comunità di accoglienza colpite dalla crisi in Iraq, Giordania, Libano e Turchia, per garantire che le persone più vulnerabili possano soddisfare i propri bisogni primari e possano avere accesso a maggiori opportunità di sostentamento.
Siria, l’evoluzione della crisi ed il dramma umanitario
Il conflitto siriano rappresenta una delle maggiori crisi umanitarie della storia recente in termini di protezione e tutela dei diritti dei civili, inclusi quelli della popolazione più vulnerabile. Si stima che il numero di morti per cause dirette ed indirette - date dal limitato accesso a beni e servizi essenziali - vada dai 320.000 ai quasi 500.000.
Dall’inizio della crisi in Siria, secondo l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari dell’ONU (UNOCHA), circa 13,1 milioni di persone in Siria necessitano di assistenza umanitaria. Di questi, 5,6 milioni di persone sono in grave bisogno di sostegno a causa di una combinazione di problemi quali l’inasprirsi delle ostilità, la migrazione forzata e l’accesso limitato a beni e servizi di base, che li ha resi più vulnerabili.
Dei 5,5 milioni di rifugiati siriani presenti in tutto il mondo, la maggior parte dei quali si trova nei paesi limitrofi, un numero molto limitato è tornato in Siria mentre circa 6.3 milioni, di cui la maggior parte minori, risultano sfollati interni.
Nessuna assistenza umanitaria o servizio di protezione possono compensare la mancanza di una soluzione politica alla crisi. In questo contesto, la protezione delle persone colpite e/o a rischio costituisce per la Cooperazione Italiana la base della programmazione della risposta umanitaria.
L’impegno italiano
Dalla fine del 2012 ad oggi, la Cooperazione Italiana ha destinato circa 286 milioni di euro in risposta alla crisi siriana: in Siria (27%), nei Paesi limitrofi (Libano 38%, Giordania 25%, Iraq 1%, Turchia 0,7%) ed a livello regionale (7%), in linea con i piani nazionali dei vari Governi e con i piani delle Nazioni Unite.
In Siria
Nel Paese sconvolto dal conflitto, la Cooperazione italiana è intervenuta con 46.261.453 euro destinati ad interventi in diverse regioni del Paese, sia nelle aree controllate dal Governo che non. I progetti, realizzati in collaborazione con OSC presenti nel territorio e con Agenzie delle Nazioni Unite, tra cui UNHCR, UNRWA, UNICEF, WHO, OCHA, IOM, WFP e FAO, rispondono ai bisogni degli sfollati interni, in termini di sicurezza alimentare, protezione, tutela dell’infanzia, supporto alle donne attraverso attività generatrici di reddito, e accesso ai servizi primari, tra cui quelli sanitari, psicosociali ed educativi.
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