Amman, 9 Aprile 2019 – Il Presidente Sergio Mattarella, in visita ufficiale nel Regno Hashemita, si è recato oggi presso il campo rifugiati di Za’atari, al confine con la Siria, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Amman Fabio Cassese e dal Titolare della sede AICS di Amman Michele Morana.
Il programma della visita in Giordania è articolato in tre giorni di visite e incontri, sia istituzionali che con la rappresentanza italiana nel Paese. Presso il campo di Za’atari, il Presidente ha visitato l’ospedale Italo-Giordano e il centro per le donne Oasis gestito da UN Women, entrambi finanziati con fondi della Cooperazione Italiana nell’ambito della risposta al protrarsi della crisi siriana e alle ripercussioni sul Paese. Con l’inasprirsi del conflitto siriano nel 2012, infatti, in Giordania sono stati erogati finanziamenti a sostegno della popolazione in fuga dalla Siria e delle comunità di accoglienza giordane, colpite dalla pressione della crisi oltreconfine.
L’ospedale da campo Italo-Giordano visitato dal Presidente è operativo dal settembre 2012, quando è stato istitutito il primo centro medico nel nascente campo profughi di Za’atari. Supportato dalla fornitura di farmaci e da dispositivi speciali su richiesta, il personale dell’ospedale, appartenente ai Jordanian Royal Medical Services, serve in media 50 pazienti al giorno. Ad oggi, i servizi medici totali forniti hanno raggiunto circa 283.500 persone, di cui 61.378 bambini.
Il Presidente ha successivamente visitato l’Oasis di UN Women. Le Oasis, centri per donne e ragazze rifugiate, permettono di accedere agli aiuti umanitari e a servizi specializzati sulla violenza di genere. Le Oasis offrono inoltre servizi multi-settoriali (educazione, intrattenimento, formazione professionale) rilevanti ai fini dell’emancipazione e della sicurezza economica delle donne. Attualmente, UN Women gestisce quattro centri Oasis nei campi di Za’atari e Azraq.
Il programma del Presidente prevede la visita, l’11 Aprile, del parco archeologico di Petra. Nel sito, la Cooperazione Italiana ha finanziato programmi di Disaster Risk Reduction e conservazione, attraverso lo sviluppo di un piano di emergenza e la riduzione di rischi legati a calamità naturali quali alluvioni e frane nel Siq e nella parte alta delle Tombe Reali, garantendo maggiori livelli di sicurezza sia per i visitatori che per i monumenti.